COME CREARE IL TUO WELFARE FAMILIARE

Pochi euro al mese per integrare servizi e tutele che lo Stato non ci ha mai dato o non riesce più a darci.

COS’È IL WELFARE

Welfare è qualunque azione volta ad incrementare il benessere di un gruppo di persone.

C’è anche un Ministero, quello delle Politiche Sociali il quale, intrecciato con i ministeri della Salute e dell’Istruzione, ha il compito di strutturare per la popolazione tutele e servizi su più fronti che migliorino le nostre vite e la nostra stabilità.

WELFARE PUBBLICO

Queste iniziative da parte dello Stato sono fondamentali e, in momenti storici come questo, seppur ci rendiamo tutti conto dei limiti e delle pecche del sistema statale ed ospedaliero, dobbiamo riconoscere che siamo fortunati ad avere ciò che negli anni ci siamo costruiti insieme. Ricordiamoci sempre che questi servizi li abbiamo ottenuti passando attraverso guerre mondiali, mettendoci il sangue, impegnandoci nella conquista dei diritti, ottenendo la democrazia. In più di 70 anni di sforzi. Non è perfetta, questa democrazia, ma meno male che c’è.

Non dobbiamo pensare però, e credo che lo abbiamo tutti capito, che lo Stato sia l’unica soluzione ai nostri problemi. Non possiamo contare solo sulle politiche sociali, perché sono estremamente insufficienti per garantire il nostro benessere.

Purtroppo dobbiamo, a nostre spese, integrare ciò che lo Stato non è in grado di offrirci nel panorama Welfare.

Spiego il perché attraverso qualche esempio concreto: 

1- La pensione sarà sempre meno adeguata e sufficiente per farci mantenere il tenore di vita che avevamo nel momento in cui stavamo ancora lavorando. Questo perché da una parte per lo Stato sarà sempre più oneroso mantenere in piedi il sistema pensionistico a causa del calo di nascite che interessa l’Italia da molti anni a questa parte, dall’altra perché siamo passati da un regime retributivo ad un regime contributivo e quest’ultimo metodo di calcolo abbassa di fatto l’importo della pensione media;

2- Non sono sufficienti - nemmeno per chi svolge lavoro da dipendente - le tutele di Inail ed Inps per i casi di invalidità e malattie a causa delle franchigie molto alte (16% Inail sul lavoro e 66,66 Inps fuori dal lavoro) e dei bassi importi di rendite che questi enti possono erogare;

3- In caso di perdita dell’autosufficienza - non solo per chi è anziano, ma anche per chi subisce un grave infortunio o una grave malattia a qualunque età - Inps non eroga una rendita sufficiente per sostenere l’assistenza necessaria al malato, lasciando spesso in difficoltà economica i familiari;

4- Il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) non è in grado di fornirci sempre risposte pronte ed adeguate, e nei prossimi anni lo sarà probabilmente sempre meno anche a causa dell’enorme debito pubblico che costringerà ad effettuare degli ulteriori tagli alla spesa pubblica. Già siamo abituati ad attendere spesso troppo tempo per curarci o per fare delle visite che sarebbero urgenti, ma è evidente che sarà sempre più importante avere la possibilità di poter scegliere di accedere anche alla sanità privata;

5- Non ci sono sufficienti tutele per chi perde il posto di lavoro o ha perdite di fatturato a causa di problematiche di salute;

6- Non possiamo più contare sull’intervento dello Stato o delle Regioni quando calamità naturali ed eventi atmosferici danneggiano i nostri beni Immobili e Mobili. Le risposte di questi Enti a queste gravi situazioni sono sotto gli occhi di tutti, e lasciano a desiderare.

WELFARE FAMILIARE

Per non parlare delle specifiche esigenze di ogni famiglia, le quali richiedono uno studio approfondito da parte di chi ha responsabilità in famiglia, assieme ad un consulente, per poter eliminare gli ostacoli e trasferire i rischi che possono minare la stabilità familiare. 

Su queste iniziative non possiamo contare sullo Stato, ma questo ha messo comunque a disposizione una serie di strumenti ed agevolazioni che molti spesso nemmeno conoscono. Sgravi fiscali, incentivazioni, strutture giuridiche che blindano i patrimoni rendendoli inattaccabili in taluni casi, ecc.

COME CREARE IL TUO WELFARE FAMILIARE?

Possiamo parlarne insieme.

Scoprirai che impiegando pochi euro al mese, a seconda delle tue disponibilità, puoi costruire un piano Welfare ritagliato su misura per la tua famiglia, che questa sia composta da te soltanto o da più persone con differenti esigenze.

Il piano Welfare per la tua famiglia sarà flessibile e cambierà nel tempo, di pari passo con i cambiamenti della tua vita.

A distanza o in Agenzia, c’è una squadra strutturata non per venderti qualcosa, ma per creare un percorso comune, partendo dalla cosa più importante per noi: l’ascolto.

Carlo Aguzzi


La "fase 2": Rimbocchiamoci le maniche

Ieri sono andato in centro da un mio assicurato. Era da prima del lockdown che non passavo per le antiche vie di Verona. La città era sempre bella, con il suo consueto fascino millenario, con questo cielo azzurro e col sole che rifletteva i palazzi storici e la pavimentazione spettacolare di Piazza Erbe.
Era come sempre bella, ma triste.

Sappiamo tutti che è praticamente tutto chiuso: negozi, bar, ristoranti, alberghi.. ma vederlo con i propri occhi in una mattina così luminosa è devastante. Persino le tende dei ristoranti di Piazza Bra non ci sono più. Niente più sedie a riempire la piazza, niente signore che entrano nei negozi di moda, niente di niente. Solo qualche passante, come me, che andava a lavorare perché parte di qualche servizio pseudo-essenziale.

Questo mi ha fatto subito pensare a quanto la situazione sarà grave e difficile nella tanto desiderata “fase 2”.

Il tessuto economico italiano è formato per lo più dai tanti piccoli imprenditori e dalle loro famose piccole e micro imprese, nelle quali ci sono orgogliosamente anche io con la mia Agenzia. Tutti insieme siamo non solo la stragrande maggioranza del PIL, ma formiamo anche quasi l’intero tessuto sociale della nazione. Noi, i nostri dipendenti e i nostri collaboratori, siamo le famiglie italiane. 

Questo comporta fragilità, per la nostra scarsa grandezza. Ma anche tanta flessibilità.
Se è vero che rischiamo il tracollo in fretta è altrettanto vero che possiamo cambiare in fretta, innovare in fretta e rinascere in fretta.

Ci sono settori completamente in ginocchio che hanno bisogno di sostegno concreto: soldi. Anche a fondo perduto, oltre che prestiti garantiti. Il governo, tralasciando le lentezze sue e della macchina burocratica italiana, ha fatto e sta facendo molto, assieme all’Europa. Ma non credo basti, guardandomi attorno. Speriamo che le istituzioni continuino con maggiore coraggio a sostenere l’economia; tuttavia questo non sarà sufficiente se non ci sarà una risposta vera e attiva da parte della popolazione. Tante piccole imprese hanno bisogno di vera solidarietà anche da parte di chi ha sofferto meno in questo periodo. Personalmente penso si possa ripartire solo con la consapevolezza che servono anche altre cose, non solo soldi in più.

Tutti coloro a cui è rimasto un grammo di energia, infatti, sono chiamati a tirare fuori tutta la grinta del mondo. Credo molto nel principio che se tiri su te stesso tiri su anche gli altri. Perché le lamentele non portano a nulla di buono. Le lamentele ci tirano verso il basso.

Come sempre anche questa volta, sebbene sia più difficile delle altre, ci troviamo di fronte alla realtà: dobbiamo arrangiarci. Dobbiamo esplodere di entusiasmo e trainare in avanti noi stessi, gli altri e il Paese intero.

In questa “fase due” rimbocchiamoci le maniche, aiutiamo chi rimane indietro e facciamo vedere a tutti quanto è grande l’Italia. 🇮🇹

Carlo Aguzzi

Non vendiamo assicurazioni cavalcando la paura

Nei giorni scorsi ho preso in mano il telefono ed ho chiamato Alex Brancolini, un amico ed un collega che stimo davvero molto, con il quale posso dire di avere un’affinità per quanto riguarda l’approccio al lavoro.
In particolare entrambi siamo “fissati” con la tutela della persona per la protezione del suo patrimonio ed il suo reddito. Chi potevo chiamare se non lui per fare una chiacchierata su questa situazione assurda nella quale un virus minaccia la salute e l’economia di tutta la popolazione?

Si discuteva di clienti, sinistri, ci raccontavamo le novità e si scherzava. Alex è emiliano, come si può non ridere con quell’accento? C’è una schiettezza che non lascia spazio a interpretazioni in quella bellissima fetta di popolazione che le cose non le manda certo a dire, mai.

Abbiamo parlato del momento, della quarantena forzata, di tutto questo disagio collettivo e di come “pensare” al nostro lavoro in un momento così delicato.

Riflettendo sulle attuali opportunità di vendita e di mercato, siamo giunti alla medesima conclusione: non è proprio tempo di cavalcare l’onda della paura e della confusione, come fanno altri colleghi lanciati per esempio nella vendita a tappeto di nuove coperture (quantomeno discutibili) sul Coronavirus; non è questo il momento per spingere sulla vendita generalizzata di prodotti assicurativi per la salute.
Questo non per la paura di passare da sciacalli, ma per un fatto di rispetto nei confronti dei nostri clienti e quindi anche nei confronti di noi stessi.
Credo che molte persone ora come ora, su aspetti così delicati, non avrebbero la lucidità per capire se stanno acquistando un’assicurazione che gli serve davvero o meno. Dice bene Alex: “una volta finita la paura si potrà riflettere anche sulle giuste coperture per tutelarsi rispetto a questo tipo di malattie”.

(Preciso che le polizze in circolazione per il Covid19 non servono quanto servirebbero tante altre polizze sanitarie che tutti dovrebbero avere ma che in pochissimi, purtroppo, hanno sottoscritto)

Se è vero invece che questo momento difficile servirà poi a rendere più consapevoli le persone di quanto sia fondamentale la propria salute fisica a cui è strettamente legata anche la salute economica propria e della propria famiglia, sarà un bene per l’intera collettività nel prossimo futuro.
Mi piacerebbe tanto se, finita questa emergenza, ci fosse più consapevolezza su quanto sia importante avere la sanità pubblica, ma anche sull’importanza del fare prevenzione.

Prevenzione in tutti i sensi.
Sottoporsi a screening ed analisi preventive aumenterebbe le possibilità di curarsi efficacemente contro le più disparate patologie, bloccandole quando queste sono ancora in una fase iniziale. Allo stesso modo mi piacerebbe vedere maggior attenzione da parte di tutti sull’importanza di tutelarci con delle assicurazioni per trasferire i rischi di gravi perdite economiche dovute al venir meno della nostra salute. Perché, anche se ce lo dimentichiamo in tanti in questo periodo, i nostri problemi di salute non sono causati solo dal Covid19. Siamo sottoposti a molteplici rischi quotidiani in cui incorriamo tutti da sempre.

E allora come ci dovremmo comportare noi professionisti delle assicurazioni in questo strano momento? Come sempre.

Come dice il mio amico Alex, quando sarà finita la paura ci si siederà al tavolo con i nostri clienti e si ragionerà insieme a loro, come facciamo da sempre, per costruire la protezione più adeguata alle loro esigenze.

Noi lavoriamo così, come se fossimo noi stessi i nostri clienti.

Carlo Aguzzi

Ti presento il nostro sito

ogni volta che incontriamo i nostri clienti, dobbiamo esprimere concetti molto complessi utilizzando poche semplici parole. Dopo averlo fatto per centinaia di volte, ci siamo detti: perché non trasformare questi concetti in un percorso logico, una successione di azioni in cui tutti possono immedesimarsi e a cui tutti possono accedere virtualmente?

Per capire meglio di cosa sto parlando, ti consiglio di soffermarti soprattutto su due pagine del nostro sito:

Il Nostro Metodo, la pagina in cui si concretizza e prende forma il sentiero da percorrere assieme, diviso in tre fasi:

  1. L’analisi del rischio, per evidenziare e soppesare i rischi a cui sei sottoposto

  2. Il trasferimento del rischio, quali rischi dovresti trasferire con le assicurazioni e quali no

  3. La definizione del budget di spesa, sul quale costruire il nostro piano assicurativo

La Nostra Piramide, questa pagina racchiude il significato più profondo di quello che facciamo e del perché lo facciamo. Seguendo i gradini della piramide si capisce in maniera concreta e semplice in che cosa possiamo esserti utile a seconda delle varie fasi della tua vita.

Un’altra pagina che ci sta molto a cuore è quella di Maya, La Canina Assicuratrice. Qui troverai una favola che puoi raccontare ai bambini sulla storia che ha portato Maya da un canile ad essere parte integrante della nostra squadra di lavoro.

Buona navigazione

Carlo Aguzzi